21 gennaio 2021

Ecco un caso in cui costituire una SRL ti fa pagare più tasse

Ho il piacere oggi di raccontarti una consulenza che alla fine del 2020 ho dato ad un professionista il quale si trovava a risolvere il famoso “happy problem”: una crescita esponenziale del proprio fatturato con conseguente necessità di pianificare adeguatamente il futuro fiscale. 

Ti racconto la sua situazione che è un buon esempio per raccontare in quali circostanze conviene la SRL e in quali invece non conviene. Si tratta di un ingegnere il quale viene da regime forfettario. Negli ultimi anni ha fatturato tra i 50.000 e i 60.000 €. Nel 2020, grazie alla nuova attività nella quale è potuto entrare di attestazioni relative al super bonus del 110%, ha avuto un incremento importante del fatturato fino a 150.000 €. Il 2020 è il suo anno di grazia perché su quei 150.000 € pagherà soltanto il 15% sul 78% di quella cifra, quindi mai più nella vita capiterà di pagare così poco di tasse. Questo però è l'ultimo anno nel quale il professionista potrà restare nel regime forfettario. Nel 2021 avendo superato i 65.000 € dovrà uscire dal regime forfettario ed entrare nel regime di tassazione a scaglioni Irpef. Ovviamente di questo è preoccupato, anche perché la sua attività prospettica del 2021 porterà un ulteriore aumento di fatturato probabilmente superiore ai 300.000 €. 

Che fare? Ci sono alternative a restare dov'è e quindi vedersi tassato fino al 43%? Prima di venire da me aveva chiesto un'altra consulenza e gli era stato risposto di costituire assolutamente una SRL, magari pure una società holding, così strutturiamo per bene il pacchetto. Io sono stato di avviso diverso e adesso ti spiego il motivo.

La prima domanda da fare ad un cliente che mi chiede se gli conviene o no passare da un regime individuale/società di persone ad una SRL è: ma l'utile che alla fine dell'anno genererai nella tua attività che fine fa? Dovrà restare in tutto o in buona parte in azienda, perché l'azienda ha bisogno della liquidità per crescere o perché la liquidità è investita all'interno dell'azienda? Oppure l'utile tornerà nelle tue tasche? Se l'utile rimane in azienda allora può essere certamente conveniente pensare di avere una società la cui tassazione è pari al 24%, mentre invece come persona fisica paghi fino a 43% indipendentemente dal fatto che i denari li prendi o no. Questo è un primo passaggio. Quando ho fatto questa domanda al nostro ingegnere lui mi ha risposto di essere un Freelancer, di non avere praticamente costi di gestione, pochissimi costi, di non avere nessun bisogno di lasciare alcun utile in azienda perché tutto l'utile dell'azienda lo vuole prendere e averne la disponibilità. 

Se è così, cioè se il nostro oggi professionista domani titolare della SRL decide di distribuirsi tutto l'utile generato dalla sua SRL, costituire una SRL non serve a niente. Anzi, è da un lato un aggravio amministrativo perché gestire una SRL costa di più di gestire una partita iva individuale da professionista ma, probabilmente, anche un aggravio sulle tasse da pagare, perché se si somma il 24% dell’Ires al 26% sul dividendo che si prende, io non sono affatto convinto che la tassazione sulla SRL sia migliore della tassazione sul professionista. Anche perché, negli ultimi anni si sono susseguite, nel silenzio generale, norme che hanno incrementato a dismisura la tassazione sui dividendi. Una volta si pagava il 12,5% se eri un socio non qualificato e pagavi dalla tua aliquota marginale soltanto su una quota dei dividendi, quindi difficilmente la tassazione poteva arrivare al 26% per nessuno, oggi la tassazione è il 26% per tutti. Quindi, con queste nuove norme difficilmente la situazione di SRL che distribuisce tutti i dividendi è preferibile rispetto ad una situazione di professionisti. Questa è una situazione paradigmatica in cui la SRL non conviene assolutamente. 

Naturalmente la situazione può essere un pochino più ambigua perché, diciamolo chiaramente, se un'azienda è abbastanza strutturata, cioè ha dei meccanismi produttivi articolati, una complessità gestionale, l'utile non verrà mai distribuito interamente perché la liquidità che viene dal conto economico è investita nell’azienda sia per investimenti sia nel capitale circolante. Quindi sopra una certa soglia di complessità si deve passare alla SRL ma, quando la complessità è nulla, come nel caso che ti ho appena raccontato, la SRL non conviene, tanto meno la holding ovviamente, che costituirebbe un ulteriore aggravamento di tassazione. Naturalmente non è mai tutto bianco o tutto nero ma ci possono essere situazioni intermedie da valutare individualmente. Quindi la SRL è un ottimo strumento, anche fiscale, non solo per tutelare l'imprenditore per eventuale passività dell'azienda nella quale non vuole essere automaticamente responsabile, ma non è sempre tutto oro colato, bisogna sempre valutare la situazione, caso per caso.

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