5 marzo 2019

Addio studi di settore. Scopri cosa succede adesso

Dopo vent'anni di carriera è arrivata finalmente la pensione per gli studi di settore.

Nella prossima tornata di dichiarazione dei redditi non ci troveremo più di fronte al modello degli studi di settore ma ci troveremo di fronte al modello degli indicatori sintetici di affidabilità.

Diciamoci la verità, io ho dato un'occhiata alle prime bozze dei modelli e i modelli sembrano in tutto e per tutto uguali a quelli degli studi di settore, quindi non illudiamoci di non dover più fornire informazioni che fornivamo fino all'anno scorso. Quello che però cambierà sarà il risultato finale di quel modello, ovvero non saremo più semplicemente "promossi o bocciati", cioè "promosso" se sei congruo e coerente, "bocciato" se non sei congruo, magari "rimandato" se sei congruo ma non coerente.

Avremo invece proprio un voto, che va da 1 a 10, che indicherà l'affidabilità generale del contribuente sulla base delle informazioni fornite.

Ancora non sappiamo bene quali saranno le conseguenze del voto attribuito al contribuente, non gli sarà più chiesto di adeguarsi perché non ci sarà più un valore soglia, ma potrà essere premiato piuttosto che messo nell'occhio di osservazione del Fisco.

Ancora, dicevo, il dettaglio non lo sappiamo, tuttavia quello che sappiamo è quali saranno gli aspetti premiali legati ai nuovi indicatori sintetici di affidabilità. I contribuenti giudicati migliori avranno agevolazioni su tre versanti:

Il primo è quello del rimborso del credito d'imposta. In meno situazioni rispetto a prima si dovrà apporre il visto di conformità per ottenere la compensazione di un credito d'imposta o proprio il rimborso di un credito d'imposta.

La seconda agevolazione sarà l'esclusione della disciplina sulle società di comodo, come già era per i soggetti congrui e coerenti negli studi di settore.

Il terzo vantaggio dei soggetti che ben figureranno con gli indicatori sarà il fatto che saranno accorciati i termini di accertamento ordinariamente previsti, e questa è una buona idea, e l'Agenzia delle Entrate non potrà effettuare alcune tipologie di accertamento: gli accertamenti di carattere sintetico e gli accertamenti fondati su presunzioni semplici.

Quindi meno tempo e meno strumenti per l'Agenzia delle Entrate per effettuare un'accertamento sulle aziende.

Cosa succede, viceversa, alle aziende che mal figureranno e che non avranno questi benefici?

Non lo sappiamo, ovvero non sappiamo se alcuni esiti particolarmente negativi portino in automatico o quasi a una verifica fiscale sulle aziende, vi aggiornerò appena avrò ulteriori notizie perché so questo essere un tema di grande interesse.

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